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Celestino Bottoni, Presidente A.N.CO.T: “Un passo avanti fondamentale anche per i professionisti”

A cura di Roberto Valeri

Martedì 18 aprile, nell’ambito del convegno Dopo sei mesi, quale impatto dell’Esecutivo sulle imprese? che si è svolto nella sede del Parlamentino Inail a Roma, il Presidente di Aepi “Confederazione delle Associazioni Europee di Professionisti) Mino Dinoi ed il Presidente Inail, Franco Bettoni, hanno siglato un protocollo d’intesa per una collaborazione strutturata e permanente su temi di grande rilevanza come formazione e prevenzione.

“Siamo particolarmente lieti di ampliare, con la firma del Protocollo con AEPI, la rete dei partner dell’Istituto attenti al tema della tutela della salute e della sicurezza sui posti di lavoro – ha detto il Presidente Inail Franco Bettoni –  In coerenza con la missione istituzionale dell’Inail, è per noi fondamentale consolidare sinergie con diverse realtà affinché la prevenzione e la sicurezza vengano considerati valori aggiunti, marchi di qualità, vantaggi in termini etici, sociali ed economici. Un’efficace strategia di salute e sicurezza sul lavoro risulta proficua in termini di competitività, sostenibilità e benessere di lavoratrici e lavoratori.

Le statistiche del fenomeno infortunistico e delle malattie professionali continuano ad essere preoccupanti. Dobbiamo abbattere questi numeri inaccettabili. Per centrare questo obiettivo servono la partecipazione e l’impegno di tutti e serve ancora di più intensificare gli sforzi per trovare soluzioni condivise. Un Paese avanzato come l’Italia non può tollerare tragedie quotidiane legate alla mancanza di sicurezza sui posti di lavoro. È dunque fondamentale l’unità di intenti per favorire l’affermarsi della cultura della sicurezza, attraverso una mirata attività di informazione, formazione, ricerca, consulenza e misure di sostegno alle imprese.

L’Istituto ha promosso per il 2023 il Forum della prevenzione “Made in Inail”, un percorso regionale di 23 tappe che ha l’obiettivo di incoraggiare il confronto tra istituzioni, enti locali e parti sociali sulle strategie più efficaci di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali, con focus dedicati alle tematiche specifiche di ogni territorio. A fare da filo conduttore all’iniziativa è il Piano triennale per la prevenzione 2022-2024, che delinea la missione dell’Istituto in coerenza con la Strategia europea per la salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027 e con l’Agenda Onu 2030. Voglio, inoltre, ricordare il costante supporto di Inail alle aziende che comprendono il valore del lavoro sicuro attraverso gli incentivi a fondo perduto, con i quali dal 2010 ad oggi sono stati stanziati circa 2,8 miliardi di euro”.

Per il Presidente Aepi, Mino Dinoi, “questo protocollo è un esempio di come tutti, associazioni, aziende, istituzioni in Italia debbano assumersi delle responsabilità. È arrivato il momento in cui il “sistema Italia” deve individuate le priorità e trovare, insieme, soluzioni. Aepi ha sentito, appunto, il dovere di mettersi a disposizione per la sicurezza del lavoro, dei lavoratori e delle imprese, che è un elemento importante per la ripartenza economica: è un modo tangibile di lavorare per il bene del Paese. Questo è un protocollo concreto, che

prevede anche l’istituzione di un Comitato di Coordinamento, che fungerà da garante per l’attuazione del protocollo”.

Il protocollo è stato accolto con soddisfazione da Celestino Bottoni, Vicepresidente Aepi, Coordinatore Aepi Professioni e Presidente dell’Associazione Nazionale Consulenti Tributari A.N.CO.T: “il protocollo tra Aepi e Inail darà ai professionisti il giusto rilievo, mi riferisco in special modo a quelli ex Legge 4/2013. Un’azione che Aepi aveva già realizzato, tempo fa, con il Ministro Brunetta per i rapporti con la pubblica amministrazione. L’accordo prevede, per tutti i professionisti, un’apertura al dialogo con l’ente, una semplificazione con un focus specifico sui processi digitali, così come è previsto nel protocollo per le imprese. Per quanto riguarda il tema del convegno, in base ai dati a nostra disposizione la pressione fiscale diminuisce e siamo in attesa della riforma fiscale. Il debito rapportato al PIL è a sua volta in discesa, prosegue il taglio del cuneo fiscale. Per quanto riguarda l’equo compenso, lo stesso ministro Calderone l’ha definita una norma di civiltà, una legge positiva che limita lo strapotere dei committenti e tutela tutti i professionisti. Sono tutte buone notizie, dal nostro punto di vista e lanciamo una proposta sull’equo compenso: per definire le tariffe, si potrebbero utilizzare gli Indici Sintetici di Affidabilità, i professionisti devono già rispettare i minimi tariffari per essere congrui con il fisco, possono essere presi quale punto di riferimento anche per determinare l’equo compenso per ogni singola categoria di professionisti”.

La firma del protocollo è stata preceduta dagli interventi del Vicepresidente Aepi, Giuseppe Ciarcelluto e degli esponenti dell’Osservatorio Aepi a partire proprio da Celestino Bottoni, seguito da Patrizia Gabellone, Vicepresidente per il Lavoro e Welfare, Andrea Cordero di Montezemolo, Vicepresidente per l’Innovazione, Stefano Cocco, Responsabile Aepi per il Commercio e Alessandro Peron, Responsabile Aepi per Trasporti e Logistica.

Dopo la firma del protocollo, ha avuto inizio la tavola rotonda moderata dal Vicedirettore di Adnkronos, Fabio Insenga.

Massimo Bitonci, Sottosegretario del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nel suo intervento ha ricordato che “la riforma delle agevolazioni di febbraio e la riforma fiscale, a marzo, si sviluppano su due binari paralleli ma con gli stessi obiettivi. Vogliamo ristabilire il rapporto tra cittadino e Stato, invertire l’onere della prova, utilizzare i dati degli archivi della Pubblica Amministrazione: centrale sarà la digitalizzazione. Altro tema fondamentale, per noi, è la semplificazione. Il regime forfetario è stato molto importante: efficace per la lotta all’evasione, è stato scelto da molti professionisti e dalle start up”.

Secondo Claudio Durigon, Sottosegretario del Ministero delle Politiche del Lavoro, per raggiungere l’obiettivo di “zero incidenti” sul lavoro “manca ancora molto, in base ai dati recenti. C’è bisogno anche di un cambio culturale, che parta già dalla scuola per far capire quanto è importante la sicurezza sul lavoro. Organizzazioni sindacali, datoriali, le istituzioni, il Governo, il Parlamento in cui sono state fatte già delle commissioni speciali sulla sicurezza sul lavoro, devono operare in sinergia. Il tema della sicurezza è al centro dell’attenzione ed è importante che queste commissioni lavorino per dare soluzioni. Il cambiamento non si materializza dall’oggi al domani, ma siamo sulla strada giusta”.

L’attenzione del Governo alle esigenze di liquidità delle imprese è stato al centro dell’intervento di Lucia Albano, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze e tra gli strumenti principali attraverso i quali il Governo è intervenuto a sostegno delle imprese, ha ricordato “l’impegno finanziario legato al programma di garanzie pubbliche, predisposto per sostenerne l’accesso al credito bancario: una tipologia di intervento confermata nel quadro degli aiuti in favore delle imprese declinati nei decreti emergenziali varati contro il caro bollette”.

Per sostenere le esigenze di liquidità derivanti dal rincaro dei costi energetici ed incentivare investimenti in interventi di efficientamento energetico, ricorda il Sottosegretario Albano “abbiamo potenziato l’operatività del Fondo di Garanzia per le PMI, attraverso l’incremento della dotazione finanziaria, con uno stanziamento aggiuntivo di 720 milioni di euro per l’anno 2023, e l’ innalzamento, rispetto al 2022, del limite massimo di impegni assumibili dal Fondo e coperti dalla garanzia di ultima istanza dello Stato. Per quanto riguarda le garanzie pubbliche prestate da SACE in favore di imprese di media e grande dimensione, c’è interesse da parte dei mercati. Si tratta di uno strumento di intervento pubblico nell’economia molto utile anch’esso per sostenere la richiesta liquidità delle aziende. Tra l’altro, sempre per il tramite delle garanzie pubbliche prestate da SACE, il Governo continua inoltre a supportare investimenti in ambito green, con garanzie assistite dalla garanzia dello Stato italiano, prestate nel limite dell’80%, per finanziare progetti che hanno la finalità di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative che sviluppino una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti”.

“La mia sensazione – ha detto in conclusione di convegno il Presidente Aepi Dinoi – è che possiamo tornare a sperare. Il ritorno della politica e la presa di coscienza di tutti del fatto che ognuno, per propria parte, ha una responsabilità sociale e civile,possono darci nuovamente una visione di lungo periodo, un “sogno”, perché una Nazione che non ha un sogno non ha stimoli a produrre idee. Le idee, invece, portano al vero sviluppo, quando ad impegnarsi è l’intero sistema Paese”.

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